Teatro Augusteo
Matteo Frittelli
Italy / 2015 / 24’ / English
director: Matteo Frittelli
photography: Matteo Frittelli, Fabrizio Farroni
editing: Matteo Frittelli
music: Luca Di Volo
production: Matteo Fritteli Studio, Antony Gormley Studio, Galleria Continua
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Nel 2013 Firenze ospita le opere di Antony Gormley, uno dei più apprezzati scultori viventi. La mostra dal titolo Human allestita al Forte Belvedere, presenta una serie di figure installate in senso lineare e progressivo, dalla posizione fetale a quella eretta dell’uomo in piedi che guarda il cielo. Le sculture antropomorfe in scala reale vengono posizionate in tutti i luoghi della fortezza cinquecentesca con l’intento di creare un’interazione con lo spettatore. Il film prende spunto da questa occasione per realizzare un ritratto dell’artista. Attraverso immagini della mostra, interviste e riprese nel suo studio in Inghilterra, sono indagate le motivazioni di Gormley e il progetto per la città di Firenze, dove artisti come Donatello, Michelangelo e Leonardo si sono dedicati allo studio della rappresentazione dell’uomo “ideale”.
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In 2013, Florence hosted the works of Antony Gormley, one of the most acclaimed sculptors active today. The exhibition entitled Human at the Forte Belvedere, presents a series of figures in linear progression starting from a foetal to a fully erect position gazing at the sky. The life-sized, anthropomorphic statues are positioned throughout the sixteenth century fortress and are aimed at creating interaction with the spectator. The film utilizes this occasion as a point of departure to depict the artist. The images of the exhibit, interviews, films in his studio in England delve into the artist’s motivations and his project for the city of Florence where artists of the calibre of Donatello, Michelangelo and Leonardo Da Vinci dedicated their energies to depicting the “ideal” man.
Matteo Frittelli
nasce a Firenze nel 1973. Durante gli studi universitari comincia ad occuparsi di produzioni audiovisive. Il lungo percorso formativo sarà caratterizzato da un'assidua frequentazione del mondo dell'arte contemporanea, portando il regista a stringere numerose amicizie con artisti italiani e stranieri. Documentarista esperto, procede privilegiando uno sguardo calmo e mai scontato, volgendo l'attenzione verso i significati sottesi. Nel 2012 presenta alla Triennale di Parigi il documentario La personne de Georges Adéagbo. Nel 2017 riceve il primo premio al Festival Now You See Me, presso il Louvre, con il film Black Circle Square su un'opera di Massimo Bartolini.