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The Mies van der Rohes
Oct
15
9:40 PM21:40

The Mies van der Rohes

Un'affascinante storia familiare raccontata dalle donne che gravitarono attorno all'architetto Ludvig Mies van der Rohe (1886 – 1969): sua moglie Ada, le sue figlie Georgia, Manna e Traudel e la sua amante Lilly Reich. Mescolando documentario e finzione con documenti inediti e straordinarie foto d'archivio, il film esplora l'universo artistico e umano del grande architetto e designer tedesco. Un'intervista immaginaria con Georgia van der Rohe — interpretata dalla grande attrice Katharina Thalbach — abbraccia l'arco drammatico della storia delle donne attorno a Mies che, quando fuggì negli Stati Uniti nel 1938, dovettero affrontare da sola il nazismo. La vita di Van der Rohe viene ricostruita partendo dal libro della figlia ballerina e poi attraverso una raffinata architettura cinematografica.

A fascinating family story told by the women who gravitated around the architect Ludvig Mies van der Rohe (1886 – 1969): his wife Ada, his daughters Georgia, Manna and Traudel and his lover Lilly Reich. Mixing documentary and fiction with unpublished documents and extraordinary archive photos, the film explores the artistic universe of the great German architect and designer. A fictional interview with Georgia van der Rohe — played by the great actress Katharina Thalbach — embraces the dramatic arc of the story of the women around Mies who, when he fled to the United States in 1938, had to face Nazism alone. Van der Rohe's life is reconstructed starting from his dancer daughter's book and then through a refined cinematic architecture.


architecture

The Mies van der Rohes
Sabine Gisiger, Switzerland, 2023, 81’, English, German

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Sabine Gisiger
fotografia / photography:  Helena Vagnières, Christine Munz
montaggio / editing: Barbara Weber
musica / music: Balz Bachmann
suono / sound: Peter Bräker
produzione / production: Swiss Film
distribuzione / distribution: Wanted Cinema

 

Nata nel 1959 a Zurigo, Sabine Gisiger ha studiato storia a Zurigo e Pisa. Ha lavorato come reporter per la Televisione Svizzera e dal 1988 realizza documentari come regista freelance. Tra i suoi film ricordiamo: Do It (2000), che ha ricevuto il Premio del cinema svizzero come migliore documentario; Gambit (2005); Yalom’s Cure (2014); Welcome to Switzerland (2017). Attualmente è docente di cinema presso l'Università delle Arti di Zurigo.


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Anicka Yi – Art21
Oct
15
9:15 PM21:15

Anicka Yi – Art21

La ricerca di Anicka Yi si situa sulla soglia tra arte e scienza. Il suo studio è un vero e proprio laboratorio dove — con l’aiuto di ingegneri informatici, chimici, esperti di intelligenza artificiale — l’artista sperimenta materiali viventi e non ortodossi come batteri, essenze aromatiche, fiori fritti, vermi, gel per ultrasuoni, saponi alla glicerina. Esplorando la trasformazione delle sue opere e bilanciando deperibilità e permanenza, Anicka Yi riconosce il cambiamento e la distruzione come componenti essenziali della vita umana.

Anicka Yi's research is situated on the threshold between art and science. Her studio serves as a true laboratory where — with the help of computer engineers, chemists, artificial intelligence experts — the artist experiments with living and unorthodox materials such as bacteria, aromatic essences, fried flowers, worms, ultrasound gels, and glycerin soaps. By exploring the transformation of her works and balancing perishability and permanence, Anicka Yi acknowledges change and destruction as essential components of human life.


art and environs

Anicka Yi Art21
Malika Zouhali-Worrall, United States, 2023, 12’, English

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Malika Zouhali-Worrall
fotografia / photography:  Naiti Gámez
montaggio / editing: Steven J. Golliday
musica / music: Andrew Orkin
suono / sound: Alberto Ladduca, Lily van Leeuwen, Tommaso Zerbini
produzione / production: ART21, Danielle Varga

 

Malika Zouhali-Worrall è una regista e montatrice britannico-marocchina e vive a New York. Nel 2012 ha co-diretto con Katherine Fairfax Wright il documentario vincitore del Teddy Award Call Me Kuchu, sull'attivista ugandese David Kato; nel 2015, con David Osit, realizza Games You Can't Win e Thank You for Playing, premiato con un Emmy Award come ‘Oustanding Arts and Culture Documentary’. Ha diretto inoltre i cortometraggi Strange Grace: The Art of Amyra Léon e Video Visit, e montato il documentario Through The Night diretto da Loira Limbal e segnalato dal Guardian come uno dei migliori documentari del 2020.


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Gilardi: Tappeto-Natura
Oct
15
8:50 PM20:50

Gilardi: Tappeto-Natura

Ritratto nell'intimità del proprio studio, pochi mesi prima della sua scomparsa nel marzo 2023, Piero Gilardi racconta dettagli della sua vita e del suo lavoro, facendo luce sul suo ruolo di ponte negli anni Settanta tra la scena artistica americana e quella italiana. Le sue opere in poliuretano espanso riproducono fedelmente scenari naturali come il letto di un fiume, una spiaggia ghiaiosa, un orto, un giardino o un sottobosco. Il suo lavoro è allo stesso tempo ironico e critico verso l’intervento dell’uomo che ha trasformato la natura in una realtà asettica e artificiale. Il documentario è stato girato in occasione della mostra Gilardi: Tappeto-Natura, presso Magazzino Italian Art di Cold Spring, New York ed è arrichito da interviste con la curatrice Elena Re e con il direttore Vittorio Calabrese.

Portrait in the intimacy of his own studio, a few months before his passing in March 2023, Piero Gilardi reveals details about his life and work, shedding light on his role as a bridge between the American artistic scene and the Italian scene of the 1970s. His polyurethane foam works faithfully reproduce natural settings such as a riverbed, a gravel beach, a vegetable garden, a garden, or undergrowth. His work is simultaneously ironic and critical of human intervention that has transformed nature into a sterile and artificial reality. The documentary was filmed on the occasion of the exhibition Gilardi: Nature Carpet, at Magazzino Italian Art in Cold Spring, New York, and is enriched by interviews with curator Elena Re and director Vittorio Calabrese.


art and environs

Gilardi: Tappeto-Natura
Domenico Palma, United States, 2023, 21’, English, Italian

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Domenico Palma
fotografia / photography:  Domenico Palma, Angelo Silvio Vasta
montaggio / editing: Domenico Palma
musica / music: Schumann, Debussy
produzione / production: Magazzino Italian Art

 

Domenico Palma (Ostuni, 1978) è regista e docente di Storia dell'arte e Storia del cinema. È specializzato nella produzione di film e documentari sull’arte contemporanea. Il suo lavoro si propone di documentare e narrare le diverse dimensioni delle pratiche e delle sperimentazioni degli artisti contemporanei. Nei suoi film ha esplorato il lavoro e le mostre di artisti come Josef Albers, Pawel Althamer, Carl Andre, Francesco Arena, John Armleader, Alberto Giacometti, Michelangelo Pistoletto, Francesco Vezzoli e molti altri. Ha collaborato con numerose istituzioni in Italia e all'estero.


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Picasso sans légende
Oct
15
7:40 PM19:40

Picasso sans légende

A cinquant'anni dalla sua morte, Picasso rimane ancora un’icona. Il suo nome, sinonimo della rivoluzione dell'arte moderna del XX secolo, è conosciuto in tutto il mondo, tuttavia la sua leggenda ha richiesto tempo per costruirsi. Prima della Seconda guerra mondiale la sua reputazione come maestro del cubismo era limitata al mondo dell'arte e ai collezionisti, ma alla fine della sua vita le sue opere erano esposte in ogni continente e l'artista era diventato immensamente famoso. Profondamente colpito dalla Guerra civile spagnola, rimase a Parigi durante l'Occupazione, senza compromettersi. Dopo la Liberazione, aderì al Partito comunista francese acquisendo lo status di resistente e persino di eroe e disseminò strategicamente i suoi quadri in tutto il paese, spesso tramite donazioni, a musei, giornali e istituzioni culturali.

Fifty years after his death, Picasso remains a sacred monster. His name, synonymous with the revolution of 20th century modern art, is known the world over, however his legend was not built overnight. Before the Second World War, his reputation as a master of cubism had been limited to the art world and collectors, but by the end of his life his works were on exhibition on every continent and the artist had become immensely famous. The Spanish Civil War had heightened his awareness; thus, he chose to remain in Paris during the Occupation managing not to compromise himself. Following the Liberation, he joined the French Communist Party and was recognized as having been a “resistance artist” and even a hero. He then strategically disseminated – frequently donated – his paintings throughout the country to museums, newspapers, and cultural institutions.


art and environs

Picasso sans légende
Manuelle Blanc, France, 2023, 52’, French, Spanish

ITALIAN PREMIERE

regia / direction: Manuelle Blanc
fotografia / photography:  Julien Pamart
montaggio / editing: Agathe Cauvin, Muriel Breton
musica / music: Stéphanie Blanc, Jérôme Levatois
suono / sound: Sylvain Delecroix, Antoine Rodet
produzione / production: Folamour Productions

 

I documentari di Manuelle Blanc riflettono il desiderio di catturare la creazione in tutti i suoi aspetti: il processo creativo di uno spettacolo teatrale, il lavoro dei coreografi, il ruolo delle donne nella storia dell'arte a cui ha dedicato i film Artistes femmes, à la force du pinceau, 2014; Objectif femmes, 2015. Nel 2017 ha ritratto il regista Ingmar Bergman attraverso il suo iconico film Persona. Nel 2019 per Folamour ha diretto il documentario 36,000 Ans d’art moderne che approfondisce il fascino dell'arte preistorica sugli artisti moderni e contemporanei. Nel 2020 per Arte ha realizzato Once Upon a Time… The Square, seguito l'anno successivo da Once Upon a Time… 120 BPM.


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Infinito. L'universo di Luigi Ghirri
Oct
15
6:00 PM18:00

Infinito. L'universo di Luigi Ghirri

Luigi Ghirri ha scritto con regolarità durante tutta la sua vita. La sua fotografia si riflette nella sua scrittura che è insieme affermazione poetica, argomentazione esistenziale, diario che interroga il presente. Partendo dai suoi scritti, il documentario ripercorre le tappe cruciali della sua vita. Un viaggio nei luoghi della provincia, uno studio di terre, acqua, colline, orizzonti infiniti; una ricerca sul suo lavoro fotografico concepito non in termini di singola immagine, ma come un alfabeto in cui ogni immagine esiste solo grazie alle altre. I compagni di questo viaggio sono gli artisti Franco Guerzoni e Davide Benati, lo storico dell’arte Arturo Carlo Quintavalle, lo stampatore Arrigo Ghi, il fotografo Gianni Leone, il musicista Massimo Zamboni, e infine la famiglia che rappresentava per Ghirri il sentimento di appartenenza a una comunità ordinaria ma unita. Stefano Accorsi dà voce ai suoi testi.

Luigi Ghirri wrote at regular intervals throughout his life. His photography is reflected in his writing, which is at once a poetic statement, an existential argument, and a diary that ponders upon the present. Starting from his writings, the documentary chronicles the crucial stages of his life. It is a journey to various rural locations, a study of land, water, hills, infinite horizons; an exploration of his photographic work conceived not only in terms of a individual image, but rather as an alphabet in which each image exists only thanks to the others. The companions on this journey are artists Franco Guerzoni and Davide Benati, art historian Arturo Carlo Quintavalle, printer Arrigo Ghi, photographer Gianni Leone, musician Massimo Zamboni, and finally the family that, for Ghirri, embodied the feeling of belonging to an ordinary but united community. Stefano Accorsi lends his voice to Ghirri's texts.


photography

Infinito. L’universo di Luigi Ghirri 
Matteo Parisini, Italy, 2022, 73’, Italian

regia / direction: Matteo Parisini
fotografia / photography:  Luca Nervegna
montaggio / editing: Matteo Parisini
musica / music: Simonluca Laitempergher
suono / sound: Mirko Fabbri
produzione / production: Ladoc

 

Matteo Parisini, (Bologna 1980) è autore, regista e montatore. Il suo percorso professionale comincia nel montaggio: ha al suo attivo 40 documentari destinati al mercato nazionale e internazionale, montati per diverse società italiane. Dal 2013 lavora anche come autore e regista. Come autore, ha realizzato: L’isola; Il nostro paese; La mia virgola: Enzo Biagi alla scoperta del mondo.


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Ask the Sand
Oct
15
4:30 PM16:30

Ask the Sand

Il film è il viaggio di un padre e un figlio alla ricerca della città-utopia di Arcosanti, la città del futuro costruita nel 1970 nel deserto dell’Arizona dall’architetto italiano Paolo Soleri (1919-2013), allievo di Frank Lloyd Wright. Un viaggio, accompagnato dalla colonna sonora di Calexico, Naim Amor & John Convertino e Joachim Cooder, che è anche il regalo di compleanno a un figlio che diventa uomo. Soleri viene raccontato attraverso gli occhi puri di un aspirante architetto con le antenne apertissime verso quello che accade nel mondo e verso ciò che ognuno di noi può fare per contribuire a migliorarlo.

The film is the journey of a father and son in search of the utopian city of Arcosanti, the city of the future built in 1970 in the Arizona desert by Italian architect Paolo Soleri (1919- 2013), a student of Frank Lloyd Wright. A journey, accompanied by the soundtrack by Calexico, Naim Amor & John Convertino, and Joachim Cooder, which is also a birthday gift to a son coming of age. Soleri is portrayed through the fresh eyes of an aspiring architect with antennas tuned to what is happening in the world and to what each of us can do to contribute to making it better.


architecture

Ask the Sand
Vittorio Bongiorno, Italy, 2022, 67’, Italian, English

regia / direction: Vittorio Bongiorno
fotografia / photography:  Nicola Cavalazzi
montaggio / editing: Angelica Gentilini
post produzione e coloring / post production and coloring: Lorenzo Capurro
musica / music: Giulio Bongiorno, Vittorio Bongiorno
produzione / production: Sonne Film,Milk Korowa Film

 

Vittorio Bongiorno è uno scrittore, musicista e regista nato a Palermo nel 1973. Il suo romanzo di formazione, Il bravo figlio (Rizzoli, 2006), è stato lodato da una lusinghiera recensione di Fernanda Pivano sul Corriere della Sera. Nel 2011 pubblica il romanzo Il Duka in Sicilia (Einaudi Stile libero, 2011) e City blues: Los Angeles, Berlino, Detroit - Musica, persone, storie (EDT, 2016). Ha scritto e diretto i documentari: Buia era la notte (2010); Zucchero: Nudo e crudo (Naked & raw) (2017); Greetings from Austin (2018); Songs with other strangers (2019) e 4EST Suite (2021). Vive a Bologna e collabora con il quotidiano Il Foglio.


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