Sunday, October 14, 2018
h 7:10 PM
Teatro Augusteo
Domenico Palma, Italy, 2018, 6’
director: Domenico Palma
photography: Domenico Palma
editing: Domenico Palma
produzione: Renato Magaldi
Dal giardino di una casa napoletana si vede il Vesuvio. Le curve del vulcano separano il mare dal cielo. Un cuneo di bronzo bianco alto tre metri è piantato per quasi tutta la sua altezza nel terreno del giardino. Il cuneo, prima di essere realizzato in bronzo, è stato modellato in creta e vi è stato strappato un angolo, a sua volta poi fuso in bronzo. Quest’ultimo pezzo è stato gettato nel cratere del Vesuvio: la distanza tra le due parti della scultura è una linea immaginaria di 18,53 km che dà il titolo all’opera di Francesco Arena.
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Vesuvius can be seen in the distance from the garden of a Neapolitan house. The curves of the volcano separate the sea from the sky. A white bronze wedge, some 3 meters in height, has been planted for almost its entire length in the earth of the garden. Before its realization in bronze, the wedge was modelled in clay and a corner was torn away which was then, in turn, cast in bronze. This piece of corner was subsequently thrown into the crater of the Vesuvius: the distance between the two parts of the sculpture is a virtual line of 18,53 km for which the work by Francesco Arena is named.
Regista dal 2009, Domenico Palma è specializzato nella produzione di documentari e film sull’arte contemporanea. Documenta, a stretto contatto con gli artisti, le fasi della realizzazione di un’opera, in particolare opere site specific o installazioni. Collabora con numerosi musei, fondazioni e gallerie. Ha realizzato, tra gli altri, documentari sulle mostre di Carl Andre, Alberto Giacometti, Josef Albers, Robert Motherwell, Gabriel Kuri, VALIE EXPORT, Francesco Vezzoli, Pawel Althamer, Marlene Dumas, Danh Vo, Martin Kippenberger, Maria Lassnig, John Armleder. Sul lavoro di Francesco Arena ha già realizzato diversi film, tra cui: Masse Sepolte, 2013; Posatoi, 2014; Novantatre miliardi di albe, 2017.